giovedì 28 agosto 2025

Dalla “carità sociale” al coraggio della fede: la continuità tra Papa Francesco e Papa Leone XIV


Il discorso pronunciato da Papa Leone XIV il 28 agosto 2025, rivolto a una delegazione di rappresentanti politici e civili della diocesi di Créteil, nella regione francese della Val-de-Marne, si inserisce con coerenza nella scia tracciata da Papa Francesco. Le sue parole, cariche di realismo e di incoraggiamento, mostrano una chiara linea di continuità nella visione della missione del cristiano nella vita pubblica: non una fede relegata al privato, ma una forza viva, capace di illuminare e trasformare la società.

Il cuore del messaggio di Leone XIV è racchiuso nella sua insistenza sulla necessità di un legame personale e vitale con Cristo: senza di Lui, ricorda citando il Vangelo di Giovanni, ogni azione si svuota e non porta frutto. È lo stesso appello che Francesco ha rivolto più volte ai laici impegnati nella politica e nelle istituzioni, invitandoli a non temere di testimoniare apertamente la fede e a riconoscere che solo in Cristo risiede la sorgente della vera trasformazione sociale.

Colpisce, inoltre, il richiamo alla "carità sociale e politica", tratto dal Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa. Leone XIV insiste sul fatto che la carità non si esaurisce nella dimensione personale, ma diventa principio dinamico capace di rinnovare strutture, leggi e istituzioni. Questo passaggio riecheggia le parole di Papa Francesco in Evangelii Gaudium e Fratelli Tutti, dove la carità viene presentata come forza creativa che supera le ideologie e ricompone le fratture del tessuto sociale.

Un altro punto di convergenza riguarda il coraggio della testimonianza. Leone XIV non nasconde le difficoltà che i politici cristiani incontrano in contesti secolarizzati, tra pressioni partitiche e "colonizzazioni ideologiche" – espressione che cita direttamente da Francesco. Qui la continuità è evidente: entrambi i pontefici chiedono fermezza e discernimento, la capacità di dire "no" quando la verità è minacciata, e la disponibilità a soffrire per la fedeltà a Cristo.

Il discorso si conclude con un appello alla speranza: la certezza che, uniti a Cristo, gli sforzi dei credenti non sono vani, ma portano frutti per la società intera. È una visione che non contrappone fede e politica, ma le integra in una prospettiva di servizio al bene comune.

Così, Papa Leone XIV raccoglie il testimone del suo predecessore, proseguendo sulla via di una Chiesa che non rinuncia al Vangelo nello spazio pubblico, ma che anzi incoraggia i cristiani a viverlo come forza di rinnovamento per un mondo più giusto, fraterno e riconciliato.


Marco Baratto

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