venerdì 4 luglio 2025

Un Custode del Dialogo: Padre Russell McDougall nominato Consultore del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani

In un tempo segnato da crescenti tensioni interreligiose e da una persistente necessità di dialogo tra le confessioni cristiane, la recente nomina del Santo Padre assume un valore emblematico e, per certi versi, profetico. Papa Leone  ha infatti nominato Consultore del Dicastero per la Promozione dell'Unità dei Cristiani il Reverendo Padre Russell McDougall, C.S.C., figura di spicco nel panorama dell'ecumenismo cattolico e già noto per il suo impegno instancabile nel costruire ponti tra le fedi.

Padre McDougall, sacerdote della Congregazione della Santa Croce, è attualmente Rettore del Tantur Ecumenical Institute di Gerusalemme, un luogo simbolico per eccellenza, crocevia millenario di fedi, culture e tensioni. Il suo incarico presso il Tantur, istituzione fondata proprio con l'intento di favorire il dialogo ecumenico a livello accademico e pastorale, si intreccia perfettamente con la nuova missione affidatagli dal Pontefice.

La sua formazione riflette un equilibrio tra rigore intellettuale e apertura al dialogo. Ha conseguito lauree triennali e specialistiche presso l'Università di Notre Dame, e una specializzazione in teologia presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, uno dei centri più prestigiosi per lo studio della Sacra Scrittura. Tuttavia, non è solo la sua preparazione accademica a definirlo: la sua vocazione è sempre stata vissuta con uno spirito missionario e pastorale, come dimostra la sua lunga permanenza in Africa orientale.

In Kenya, è stato curato della parrocchia della Santa Croce a Nairobi, dove ha operato in contesti spesso segnati dalla povertà, ma anche dalla profonda spiritualità delle comunità locali. In Uganda, ha svolto un ruolo fondamentale nella formazione del clero come preside accademico e docente di Antico Testamento presso il Queen of Apostles Seminary di Jinja. Un'attività che ha saputo unire il rigore dell'esegesi biblica con la necessità di formare guide pastorali capaci di rispondere alle sfide concrete della loro gente.

Accanto al suo ministero educativo e pastorale, Padre McDougall ha sviluppato una riflessione teologica originale e profonda. È stato membro del Lonergan Institute del Boston College, dove ha elaborato una visione delle narrazioni bibliche non solo come testi sacri, ma come vere e proprie opere d'arte che invitano il lettore a un'esperienza trasformativa. Un approccio estetico e teologico insieme, che mostra come l'incontro con la Parola possa diventare un momento di giudizio esistenziale e decisionale.

Il suo impegno per il dialogo ecumenico e interreligioso non è mai stato confinato ai convegni accademici o alle sedi istituzionali. Ha predicato frequentemente presso congregazioni metodiste e anglicane in Italia, a Roma e a Bologna, instaurando rapporti di sincera amicizia e collaborazione con comunità cristiane non cattoliche. Ha lavorato fianco a fianco con il Centro Anglicano di Roma, un'istituzione che, come il Tantur, si pone al servizio dell'unità dei cristiani. Ma ha anche aperto cammini di dialogo con il mondo ebraico, partecipando alla vita del Tempio Chayei Shalom di Easton, nel Massachusetts.

È significativo che questa nomina giunga in un momento in cui gli Stati Uniti, paese d'origine di Padre Russ, stanno vivendo forti tensioni politiche e culturali anche sul piano religioso. L'ecumenismo, in questo contesto, può sembrare un tema secondario, lontano dalle urgenze della cronaca. Eppure, è proprio in tempi di divisione che la Chiesa è chiamata ad affermare con forza il suo ruolo di tessitrice di unità, anche tra i cristiani, e tra le religioni del Libro.

La scelta di Papa Leone  sembra muoversi sulla linea di quell'"azione dolce e risultata" che fu propria anche di Leone XIII, il pontefice che in un'epoca di grandi trasformazioni sociali comprese l'importanza del dialogo tra fede e modernità, tra Chiesa e società. 

Come Leone XIII seppe affidarsi a figure capaci di mediazione culturale e spirituale, così oggi Papa Leone si affida a sacerdoti come Padre McDougall, che sanno leggere i segni dei tempi senza cedere al compromesso, ma anche senza chiudersi all'altro.

Non è un caso che questa nomina, apparentemente secondaria agli occhi dei più, venga affidata a un "cucitore" — un uomo che conosce il valore del filo e dell'ago, della pazienza e dell'ascolto, della parola detta al momento giusto. Padre Russ non è un funzionario del dialogo: è un testimone.

 Un sacerdote che ha vissuto tra le diversità, che ha insegnato con competenza ma soprattutto con empatia, che ha saputo vedere in ogni confessione cristiana e in ogni fede un'eco della ricerca di Dio.

Il suo contributo al Dicastero per la Promozione dell'Unità dei Cristiani promette di essere prezioso non solo per la sua esperienza personale, ma per la sua visione spirituale e teologica del dialogo. Un dialogo che, nel pensiero di Padre McDougall, non è mai una strategia, ma una vocazione. La vocazione a riconoscere nell'altro un fratello, a trovare nell'incontro una via di conversione reciproca, a vedere nella diversità una possibilità di grazia.

In un tempo in cui il mondo sembra voler alzare muri anche tra le fedi, la nomina di Padre Russ suona come una controproposta evangelica: una scelta che guarda al futuro della Chiesa come comunità aperta, ospitale, dialogante. Un segnale forte per chi crede ancora che l'unità sia possibile. E che l'amore, sebbene fragile, resta l'unica via.


Marco Baratto

Nessun commento:

Posta un commento

Il Codice Leone: la diplomazia silenziosa di Papa Leone XIV

  Quando si parla di "codici" legati ai pontefici, spesso ci si trova di fronte a ricostruzioni fantasiose, narrative che intrecci...